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Carissimi

le festività pasquali possono diventare per noi tutti, in particolare quest’anno, un tempo prezioso per poter riflettere ancora meglio su ciò che stiamo vivendo e così spingerci a fare delle scelte che possano dare delle risposte ancora più risolutive alle tante domande che ci poniamo e ci vengono poste.

La sospensione delle attività didattiche a distanza, svolte in questi ultimi tempi in maniera così frenetica, servirà certamente a ricaricarci ed essere così pronti e preparati alle novità e alla complessità che si prospetteranno ancora di più dopo Pasqua.

L’augurio è quello che questa Pasqua diventi per noi realmente un “passaggio” (questa è infatti la traduzione ebraica di Pasqua): la speranza è che questi giorni realmente segnino un passaggio in questa situazione emergenziale e che la vita ritorni, anche se molto lentamente, alla sua normalità!

La cosa certa è però che un passaggio già si è avuto in tanti di noi: tanti abbiamo dovuto ripensare, rivedere, cambiare il nostro modo di vivere, di lavorare, di relazionarci agli altri.

Prendiamo tutte le cose belle e costruttive che abbiamo vissuto e stiamo vivendo e facciamole diventare parte di noi stessi: impariamo ad essere solidali, collaborativi, costruttivi non solo nelle emergenze, ma sempre, facendo diventare tutto ciò nostro stile di vita!

Prendiamo coscienza che il nostro modo di “fare scuola” è cambiato per sempre: abbandoniamo sull’altra riva tutte le negatività che non ci aiutano e non ci aiutavano ad essere comunità e passiamo il mare nella convinzione che oltre esso c’è una terra che può offrirci nuova vitalità e nuove opportunità.

Vivete questi giorni con tutti i vostri cari nella serenità e nella gioia: questa Pasqua sia per voi tutti un passaggio che vi dia tanta speranza, certezza e bene.

Non dimentichiamoci però dei tanti che non hanno certezza del domani: piccoli gesti potranno significare qualcosa di grande per loro!

Grazie a tutti voi, alunni e alunne, personale scolastico e genitori, amministrazione comunale e protezione civile, di tutto quello che avete fatto e state facendo, in particolare grazie dell’impegno, della collaborazione e della solidarietà che state manifestando in questi giorni.

Il popolo ebraico conclude ogni anno la sua cena pasquale con le parole: "L'anno prossimo a Gerusalemme!", è da sempre l’augurio di speranza e di riunificazione di tutti gli ebrei sparsi nel mondo, permettetemi di salutare tutti voi “sparsi” nelle vostre case augurandovi/ci, se non sarà possibile prima, almeno questo: “l’anno prossimo tutti a scuola!”.

Buon “Passaggio”.

Il Dirigente Scolastico

Vincenzo Somma

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